::Un mare di...Tango 2006:: |
Si è conclusa con successo, organizzata da E20EOLIE, la manifestazione Lipartango 1/4 giugno 2006, all’insegna dell’amicizia, della simpatia, della gioia, complice l’atmosfera intrigante dell’isola. I suoni del mare, del vento, della pioggia, l’eco dei miti di cui trasudano rocce ed anfratti, si mescolavano alla grande musica di Pugliese, Di Sarli, D’Arienzo, … in una melodia senza tempo, in un’atmosfera rarefatta, sospesa, in cui tutto appariva inedito ed antico, immerso nella sacralità dell’Acropoli.
L’entusiasmo e la passione del tango sono stati più forti delle avversità meteorologiche (tre giorni di pioggia e vento a giugno!), che hanno messo alla prova, (con buoni risultati), le capacità organizzative: sono state trovate le alternative a quegli spazi all’aperto che avrebbero dovuto fare da cornice ai diversi momenti della manifestazione: lezioni, milonghe, spettacolo… previsto quest’ultimo, al Teatro del Castello di Lipari, dove nelle serate precedenti erano state effettuate le prove, sotto un cielo stellato, che non lasciava presagire il maltempo in agguato.
Bravi e disponibili i maestri, Tobias Bert e Annalisa Di Luzio; Ricardo Barrios e Laura Melo; Mirta Tiseyra. Intense le lezioni, 36 ore in tre giorni, svolte in tre sale contemporaneamente, per consentire la massima fruizione per ciascun livello di ballo. Vivaci le milonghe, grazie anche alla brava musicalizzatrice Elisabetta Cavallari, tutto in un clima di grande familiarità, cui non si sono sottratti i maestri, che, instancabili, hanno ballato con gli allievi, aspettando l’alba con spaghettate organizzate da Fabrizio all’ hotel Gattopardo ed eseguite alla perfezione da Pietro.
Il fiore all’occhiello della manifestazione è stato lo spettacolo, che, a causa dell’avversità di Giove Pluvio e dello scarso senso di ospitalità di Eolo, dominatore imponente, è stato dirottato nella sempre disponibile ed accogliente chiesa di Santa Caterina, che, con la sua atmosfera magica, non ha fatto rimpiangere troppo la destinazione originaria, se non per la minore capienza , che ha costretto in piedi molti spettatori.
Le emozionanti esibizioni dei maestri sono state inserite in un contesto poetico e narrativo: filo conduttore il rapporto Lipari-Buenos Aires, evocato dalle incantevoli immagini selezionate da Nuccio Rubino, in cui i colori dei paesaggi e dei fiori delle Eolie si fondevano con la policromia della Boca e del Caminito, mentre l’intensa recitazione di Roberto Isgrò dei versi di Neruda (Posso scrivere i versi più tristi …e di Volver), riproponeva i temi eterni di cui si alimenta il tango: la nostalgia, la caducità della vita, l’amore, l’oblio…
Sono stati individuati alcuni momenti della storia del tango e dell’Argentina: la dittatura di Jorge Videla, di cui ricorre il trentesimo anniversario, resa da suggestive esecuzioni alla chitarra da Pietro Lo Cascio e sottolineata da alcune drammatiche scene del film Tango, di Carlos Saura, a perenne memoria… nunca màs! Un’ allegra milonga, superbamente interpretata dai maestri, simboleggiava la ripresa della vita e il valore irrinunciabile della libertà.
Il tema dell’emigrazione, di cui furono protagonisti tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 molti eoliani, diretti in Argentina, ha suggellato il legame tra le due realtà, mentre, ancora sulle note di Libertango, scorrevano i titoli di coda con i ringraziamenti e l’arrivederci a Lipartango 2007, con la speranza in una altrettanto viva partecipazione e l’augurio che le divinità, nella terra dei miti, ci siano propizie.
Enza
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